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teobucci committed Dec 20, 2024
1 parent e955ae3 commit fe4f480
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4 changes: 2 additions & 2 deletions capitoli/01-introduzione.tex
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Expand Up @@ -241,7 +241,7 @@ \subsection{Formulazione debole}
\displaystyle\int\nolimits ^{1}_{0} u'(x) v'(x) \dx=\int\nolimits ^{1}_{0} f(x) v(x) \dx,\ \ \ \ \forall v(x) \in V.
\label{eq:formulazione-debole}
\end{equation}
\textit{La formulazione debole è quindi piu generale di quella forte}, dal momento che non richiede che $f$ sia derivabile, ma formula la soluzione sotto forma di integrale. Di conseguenza la richiesta su $f$ sarà di integrabilità: lo spazio $L^{2} $ è infatti lo spazio di funzioni il cui quadrato è integrabile\footnote{Tra tutti gli spazi $L^{p} $ c'è una preferenza a scegliere $L^2$ dato che è l'unico ad essere uno spazio di Hilbert, e questo porta con sé una serie di interessanti e utili proprietà, non oggetto di questo corso.}.
\textit{La formulazione debole è quindi più generale di quella forte}, dal momento che non richiede che $f$ sia derivabile, ma formula la soluzione sotto forma di integrale. Di conseguenza la richiesta su $f$ sarà di integrabilità: lo spazio $L^{2} $ è infatti lo spazio di funzioni il cui quadrato è integrabile\footnote{Tra tutti gli spazi $L^{p} $ c'è una preferenza a scegliere $L^2$ dato che è l'unico ad essere uno spazio di Hilbert, e questo porta con sé una serie di interessanti e utili proprietà, non oggetto di questo corso.}.

\textit{Osservazioni.} % TODO GRAF vanno formattate meglio
\begin{itemize}
Expand All @@ -262,7 +262,7 @@ \subsection{Problema numerico}
\end{equation}
\textit{Osservazioni.}
\begin{itemize}
\item In base a come costruiamo lo spazio discreto $V_{h} \subset V$, e quindi l'approsimazione $u_{h}$ di $u$, possiamo ottenere metodi numerici diversi.
\item In base a come costruiamo lo spazio discreto $V_{h} \subset V$, e quindi l'approssimazione $u_{h}$ di $u$, possiamo ottenere metodi numerici diversi.
\item Nel \textbf{metodo degli elementi finiti}\index{metodo!degli elementi finiti} (FEM, Finite Elements Method), l'approssimazione $\displaystyle u_{h} \in V_{h}$ di $u\in V$ è costruita come un polinomio (spesso lineare) a tratti continuo e che si annulla agli estremi.

\begin{figure}[htpb]
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6 changes: 3 additions & 3 deletions capitoli/02-sistemi-metodi-diretti.tex
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Expand Up @@ -228,7 +228,7 @@ \subsection{Come trovare la fattorizzazione LU}
0 & u_{22}
\end{bmatrix}
\end{equation*}
in questo sistema abbiamo $\displaystyle 3+3$ incognite nel menbro destro e i $\displaystyle 4$ vincoli del membro sinistro. Questo problema è irrisolvibile in quanto sottodimensionato: abbiamo troppe incognite rispetto ai vincoli, il che produrrebbe infinite fattorizzazioni possibili.
in questo sistema abbiamo $\displaystyle 3+3$ incognite nel membro destro e i $\displaystyle 4$ vincoli del membro sinistro. Questo problema è irrisolvibile in quanto sottodimensionato: abbiamo troppe incognite rispetto ai vincoli, il che produrrebbe infinite fattorizzazioni possibili.
Dobbiamo dunque eliminare almeno $2$ incognite.
Per esempio, possiamo fissare gli elementi $\displaystyle l_{11} =1,l_{22} =1$.
Avendo ora incognite e vincoli in egual numero, siamo nelle condizioni di poter trovare una soluzione, e non ci resta che svolgere i calcoli per trovarla.
Expand Down Expand Up @@ -630,7 +630,7 @@ \section{Tecniche di Pivoting}
U\x =\y.
\end{cases}
\end{equation*}
Similmente, esiste anche il \textbf{pivoting per colonne}\index{pivoting!per colonne}, ma Matlab raramente lo utilizza.
Similmente, esiste anche il \textbf{pivoting per colonne}\index{pivoting!per colonne}, ma MATLAB raramente lo utilizza.
\begin{equation*}
A^{(k)} =\begin{bmatrix}
a^{(1)}_{11} & \dotsc & \dotsc & \\
Expand Down Expand Up @@ -1082,6 +1082,6 @@ \section{Problema del fill-in}
\end{equation*}
Illustriamo qualche possibile soluzione a questo problema:
\begin{enumerate}
\item Riordinare le righe e le colonne in modo da ottenere le righe e le colonne di $A$ in una configurazione che minimizza il fill-in (approccio utilizzato da Matlab).
\item Riordinare le righe e le colonne in modo da ottenere le righe e le colonne di $A$ in una configurazione che minimizza il fill-in (approccio utilizzato da MATLAB).
\item Cambiare completamente prospettiva, cercando di risolvere il problema \textit{senza manipolare affatto la matrice }$A$. L'idea sarà sviluppata nel prossimo capitolo nei cosiddetti \textbf{metodi iterativi}\index{metodi iterativi}.
\end{enumerate}
2 changes: 1 addition & 1 deletion capitoli/04-approssimazione-funzioni-dati.tex
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Expand Up @@ -1022,7 +1022,7 @@ \subsection{Fattorizzazione QR}
\end{array}
\end{bmatrix}}_{\mathbf{b} \in \mathbb{R}^{n}}
\end{equation*}
\textit{Idea di dimostrazione.} Ci concentreremo sulla dimostrazione dell'esistenza, tralasciando quella dell'unicità. Supponendo che $A$ ammenta una fattorizzazione $QR$, allora:
\textit{Idea di dimostrazione.} Ci concentreremo sulla dimostrazione dell'esistenza, tralasciando quella dell'unicità. Supponendo che $A$ ammetta una fattorizzazione $QR$, allora:
\begin{align*}
\Vert A\x -\mathbf{b}\Vert ^{2}_{2} & =\Vert QR\x -\mathbf{b}\Vert ^{2}_{2} & \\
& =\left\Vert Q^{T} QR\x -Q^{T}\mathbf{b}\right\Vert ^{2}_{2} & \Vert \mathbf{z}\Vert _{2} =\left\Vert Q^{T}\mathbf{z}\right\Vert _{2} \ \forall \mathbf{z}\\
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2 changes: 1 addition & 1 deletion capitoli/06-approssimazione-derivate.tex
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Expand Up @@ -63,7 +63,7 @@ \chapter{Approssimazione di derivate}
\FloatBarrier

Aggiungiamo un ulteriore grado di complessità rispetto al problema proposto all'inizio del capitolo \ref{chap:introduzione}, cioè la variazione nel tempo oltre che nello spazio.
Invece di avere una corda fissata agli estremi, osserviamo una barra di metallo che riscaldiamo. Vogliamo modellizzare come varia la tempertura $u( x,t)$ in funzione dello spazio $x$ e del tempo $t$, assegnate la temperatura agli estremi, la temperatura all'istante iniziale e la sorgente termica.
Invece di avere una corda fissata agli estremi, osserviamo una barra di metallo che riscaldiamo. Vogliamo modellizzare come varia la temperatura $u( x,t)$ in funzione dello spazio $x$ e del tempo $t$, assegnate la temperatura agli estremi, la temperatura all'istante iniziale e la sorgente termica.

Si può mostrare (ma non rientra nella nostra trattazione) che questo problema è modellato dall'\textit{equazione del calore}, abbinata ad opportune condizioni:
\begin{equation}\tag{PM}\label{eq:pm-calore}
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16 changes: 8 additions & 8 deletions capitoli/07-edo.tex
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Expand Up @@ -114,28 +114,28 @@ \section{Problema di Cauchy}
z(0) =y_{0} +\delta _{0}
\end{cases} \quad t\in I
\end{equation*}
dove $\delta _{0} \in \mathbb{R}$ e $\delta (t)$ è una funzione continua in $I$. Vogliamo caratterizzare la sensibilità di $z(t)$ alle perturbazioni $\delta _{0}$ e $\delta (t)$. Questo è il concetto di stabilità secondo Liapunov.
dove $\delta _{0} \in \mathbb{R}$ e $\delta (t)$ è una funzione continua in $I$. Vogliamo caratterizzare la sensibilità di $z(t)$ alle perturbazioni $\delta _{0}$ e $\delta (t)$. Questo è il concetto di stabilità secondo Lyapunov.

\begin{definition}
[Stabilità secondo Liapunov]
\index{stabilità!secondo Liapunov}
[Stabilità secondo Lyapunov]
\index{stabilità!secondo Lyapunov}
Sia $I=[ t_{0} ,t_{0} +T]$ un intervallo limitato $( T< +\infty )$.
Diciamo che \eqref{eq:problema-di-cauchy} è stabile secondo Liapunov se per ogni perturbazione $( \delta _{0} ,\delta (t))$ tale che
Diciamo che \eqref{eq:problema-di-cauchy} è stabile secondo Lyapunov se per ogni perturbazione $( \delta _{0} ,\delta (t))$ tale che
\begin{equation*}
| \delta _{0}| < \varepsilon ,\quad | \delta (t)| < \varepsilon ,\quad \forall t\in I,\quad \varepsilon >0,
\end{equation*}
con $\varepsilon $ sufficientemente piccolo da garantire che $(\widetilde{\text{PC}})$ ammetta una e una sola soluzione, allora esiste $c >0$, indipendente da $\varepsilon $, tale che
\begin{equation}
| y(t) -z(t)| < c\ \varepsilon ,\quad \forall t\in I.
\label{eq:stabilita-liapunov}
\label{eq:stabilita-lyapunov}
\end{equation}
\end{definition}

\begin{definition}
[Stabilità asintotica]
\index{stabilità!asintotica}
Sia $I$ un intervallo superiormente illimitato.
Si dice che \eqref{eq:problema-di-cauchy} è asintoticamente stabile se vale \eqref{eq:stabilita-liapunov} e inoltre
Si dice che \eqref{eq:problema-di-cauchy} è asintoticamente stabile se vale \eqref{eq:stabilita-lyapunov} e inoltre
\begin{equation*}
\lim _{t\rightarrow \infty }| y(t) -z(t)| =0
\end{equation*}
Expand Down Expand Up @@ -208,7 +208,7 @@ \section{Problema di Cauchy}
\begin{theorem}
[Buona posizione]
\index{teorema!della buona posizione}
Sotto le ipotesi del teorema \ref{thm:esistenza-unicita-PC} il \eqref{eq:problema-di-cauchy} è ben posto, cioè esiste un'unica soluzione $y(t) \in C^{1}(I)$ che dipende con continuità dai dati, ovvero è stabile secondo Liapunov.
Sotto le ipotesi del teorema \ref{thm:esistenza-unicita-PC} il \eqref{eq:problema-di-cauchy} è ben posto, cioè esiste un'unica soluzione $y(t) \in C^{1}(I)$ che dipende con continuità dai dati, ovvero è stabile secondo Lyapunov.
\end{theorem}

\textit{Osservazioni.}
Expand Down Expand Up @@ -339,7 +339,7 @@ \subsection{Metodo di Crank–Nicolson}

\subsection{Metodo di Heun}
Analizziamo il metodo di \textbf{Heun}\index{metodo!di Heun}, che abbrevieremo con \eqref{eq:heun}.
Ripendiamo il metodo di \eqref{eq:crank-nicolson}:
Riprendiamo il metodo di \eqref{eq:crank-nicolson}:
\begin{equation*}\tag{CN}
\begin{cases}
u_{n+1} =u_{n} +\frac{h}{2}[ f( t_{n+1} ,u_{n+1}) +f( t_{n} ,u_{n})]\\
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